Lo scandalo della carne di cavallo e la salvaguardia del made in Italy
In Inghilterra l'amore per i cavalli ha causato dure prese di posizione contro la presenza di carne di cavallo nei cannelloni surgelati della svedese Findus, facendo parlare di trading internazionale di carne low cost o addirittura di mafia nel commercio di prodotti alimentari.

Prescindendo dal fatto che sulla scatola delle lasagne il prodotto era descritto come fatto con carne di manzo, nascondendo quindi i reali ingredienti utilizzati in spregio alle norme comunitarie e nazionali, il vero problema è che i prodotti tipici del made in Italy non godono di alcuna protezione dalle contraffazioni.

In Italia da anni si discute della necessità di proteggere i nostri marchi sinora con scarsi risultati per inefficienze legislative, per la scarsa coesione tra i produttori e per il nostro scarso peso nelle decisioni comunitarie.

L'eco internazionale di questo scandalo e la cattiva immagine causata ai prodotti italiani potrebbe avere quanto meno l'effetto di farci affrontare il problema. Coldiretti si sta già muovendo con iniziative per far varare leggi e norme di salvaguardia del made in Italy. 

Possiamo trarre ispirazione dall'approccio seguito da altri paesi comunitari: la Francia, ad esempio, protegge i suoi formaggi ed i suoi vini con determinazione e coesione.

Allego tre articoli del Sole 24 Ore, tra i tanti apparsi sulla stampa in questi giorni, che approfondiscono vari aspetti del problema.

Francesco Ippolito
12 febbraio 2013
Per approfondimenti: info@ippolitoconsulting.com, oppure twitter @fraippolito

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-02-12/carne-cavallo-allarme-emergere-112126.shtml?uuid=AbcuzcTH

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-12/trader-cipro-olanda-dietro-153953.shtml?uuid=AbNJdjTH

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-12/gb-ue-carne-cavallo-114634.shtml